domenica 30 agosto 2009

Angelica e Claudio

E parliamo un po' di loro due.
Come detto, dopo la sua terza uscita con Claudio, mi decisi a chiederle tutto. Nei precedenti due incontri, al suo ritorno, mi limitavo a chiedere: «Tutto bene? Com'è andata? Novità?»
E lei rispondeva sempre, sorridente: «Tutto bene amore... Ti amo...»
Sapeva come trattarmi. Sapeva come prendermi. Angelica era, dal chiarimento, più dolce, più disponibile, più... innamorata. Pensai che lo facesse anche apposta, per non farmi chiedere troppo, per non metterla in imbarazza con domande o richieste troppo imbarazzanti.
Ma non ce la feci più.
Dopo il terzo incontro, ci ritrovammo soli a casa, senza bambini. E allora, seduti l'uno di fronte all'altro, le chiesi di parlarmi di Claudio e di loro. Volevo sapere chi era lui, e cosa faceva col suo amante...
Ne avevo tutto il diritto, a quel punto.
Lei aspettò qualche minuto in silenzio, forse pensando a come cominciare. Iniziò dal raccontarmi come si erano conosciuti... cosa che ormai già sapevo. Mi disse che era un ragazzo quasi 26enne, molto gentile. Mi disse che era bello... e che potevo stare "tranquillo": Claudio era il suo primo amante.
A quel punto le chiesi, in preda all'eccitazione, se fosse dotato.
«Abbastanza...», fu la risposta di lei. Sorrise...
Quel sorriso mi fece incazzare ed eccitare allo stesso tempo. Fu una sensazione incredibile.
Continuò chiarendomi la parte della "frequenza" del loro rapporto: i primi mesi tre, quattro volte alla settimana, a casa di lui, non distante dal nostro quartiere. Poi la media si fissò sul paio di volte a settimana, con eccezioni tutte all'eccesso. Mi diceva di andare da un'amica, dai genitori, a scuola... ed io? Io niente, intento magari a segarmi davanti ad un porno su internet, incapace di realizzare che Angelica potesse cornificarmi perché mamma di due bambini. Che coglione...
Inutile chiederle se ci sapeva fare... anche se volevo sapere cosa facevano a letto. Lei fu di poche parole: «Cosa vuoi che facciano due a letto?»
Le chiesi allora se lui le avesse anche fatto il culo che, riflettendoci, non mi dava da mesi. Rispose subito di sì... ma non avevo mai avuto dubbi al riguardo. Il cazzo mi scoppiava nei boxer...
«Ti stai eccitando...», disse lei vedendo il gonfiore sotto la tuta.
Restai in silenzio...
«Non mi dire che ti eccita pensarci insieme...»
Dovetti intervenire: «Mi eccita... non posso negarlo. Ma non vorrei che questo diventasse un tuo alibi...»
Mi venne così. Lei sembrò risentita. Cambiò espressione. Cercai di recuperare: «Raccontami l'ultima scopata...»
Angelica mi guardò quasi shockata: «Sicuro?»
Risposi di sì... volevo sapere tutto. E allora lei mi raccontò.
Oltre a raccontarmi dell'ultima volta (cominciata con una leccata di fica e finita con una scopata con venuta nel preservativo) cominciò così a raccontarmi davvero tutto di loro:
Claudio era un gran scopatore. Non mi disse le dimensioni precise, non andava certo misurando i cazzi, ma lui le aveva riferito di avere un buon 20cm. Penso che anche questo la spinse a voler continuare il rapporto con lui: forse Angelica non amava Claudio, ma amava il suo cazzo, alla follia...
In 13 mesi avevano fatto di tutto... ad ogni mia domanda rispondeva sì:
-Ti ha inculata? SI
-Ti è venuto in bocca? SI
-Ti è venuto in faccia? SI
-Spagnole? SI
L'unica cosa che non gli aveva fatto era sborrargli in fica, visto che allora non prendeva ancora la pillola.
Durante il racconto si eccitò molto anche lei. Me ne accorsi dal cambiamento del suo linguaggio: non si faceva più problemi a dirmi cose del tipo "Mi ha scopata lì...", "Mi è venuto in faccia...", "Mi incula"...
Ero in difficoltà... avevo una gran voglia di segarmi, ma non volevo mostrarglielo così... subito.
Quando pensò di avermi detto più o meno tutto, si avvicinò a me, mi baciò da porca e mi accarezzò leggermente il cazzo da sopra la tuta: sborrai in un istante.
Lei mi guardò con dolcezza, e mi baciò ancora.
«Sbaglio o non ti dispiace per niente se faccio sesso con lui?»
Non sapevo cosa rispondere. Mi guardai la tuta bagnata... e decisi che sì, forse era meglio restare in silenzio.
Angelica sorrise, mi disse che mi amava, e che una semplice storia (semplice???) di sesso non poteva rovinare tutto.
Volevo chiederle se stava davvero pensando di farla finita, prima o poi, con Claudio. Ma lo volevo davvero?
Poi lei, all'improvviso: «Dimmelo ora... ti eccita che io faccia sesso con Claudio?»
«Sì...», risposi di getto sentendo il mio cazzo indurirsi di nuovo. Per la prima volta non mi pentii della risposta.
Lei sorrise ancora, mi baciò.
Non sapevo ancora che quella domanda aveva uno scopo preciso. Angelica voleva mostrarsi finalmente ai miei occhi per quello che era, per quello che era diventata: una dolce troia innamorata del suo uomo.
Nei giorni successivi continuavo a segarmi e a scopare con lei come mai prima. Capii, allora, che Angelica aveva un'altra particolarità: era affamata di sesso, sembrava non dirmi mai di no, nonostante scopasse anche con Claudio...
In preda all'eccitazione, una sera, le chiesi di voler vedere Claudio.
Lei fu categorica: lui non vuole... non se la sente.
Lo capivo... ma la cosa mi faceva imbufalire.
Mia moglie, comunque, riuscì ad organizzare la sua successiva uscita in modo che io potessi comunque vederlo, senza che lui se ne accorgesse. Certo... non li vedevo far sesso, ma almeno potevo vedere chi si scopava mia moglie.
Al successivo incontro i due si videro ad una fermata della metro. Lei lo baciò... lui la strinse. Fu indescrivibile...
Vidi Angelica andar via con un ragazzo alto e moro, col quale era impossibile competere, mano nella mano, verso una auto... la sua auto.
Corsi alla mia macchina e mi segai lì.
Al ritorno di Angelica lei volle sapere le mie impressioni: «Ho visto poco...», le dissi.
Volevo con tutto me stesso vederla scopata. Non ci dormivo più la notte. Ero insofferente.
«Mi ecciterebbe vederti con lui... dico sul serio...», le dissi una sera, non resistendo più.
Lei mi rispose che era impossibile. Claudio era un tipo riservato, e non avrebbe mai fatto sesso davanti ad altri, ancor di più se l'altro fosse stato il marito.
Non so come - ma lo sospettavo - sembrò leggermi nel pensiero: «Vuoi che ti porti una prova del nostro rapporto?»
Leggendo vari siti con racconti cuckold, avevo letto di "prove" portate dalle mogli infedeli ai propri mariti... e avevo scritto anch'io un racconto al riguardo. Sospettai che lo avesse letto... l'avesse trovato sul mio pc.
Col cazzo duro come il marmo risposi semplicemente di sì...
Lei mi baciò, non aggiungendo altro.
Sì... aveva letto qualcosa. Altro mio sbaglio? Forse... o forse no, tutt'altro...
Ero sicuro che la volta successiva con Claudio, al ritorno mi avrebbe portato una "prova del loro rapporto"...
E così fu.

3 commenti:

kelly_24 ha detto...

voglio sapere cos'è questa provaaaaaaaa :-)

Anonimo ha detto...

mi piace il fatto che tu racconti di come è cominciata questa tua passione...
passa a leggere il mio blog se ne hai voglia!
Greta

www.cuckuldfemmina.splinder.com

Anonimo ha detto...

Io sono cuckold da tanti anni. Mi piace leggere di altri cukold.